Camminare per boschi, sorridere alla natura e coglierne i frutti...
L'utilizzo di colori naturali per tingere stoffe e filati è una pratica antica come l'uomo. Si tratta infatti della prima forma di "moda" ed abbellimento del vestiario, risalente addirittura al neolitico dove utilizzavano coloranti vegetali per tingere pelli e tessuti. E' come ripercorrere la linea del tempo a ritroso e trovarsi faccia a faccia con una cuginetta antenata che raccoglie, estrae, mordenza e tinge.
Grazie alle sue origini, questa pratica è un vero toccasana per mente e corpo grazie ad un contatto con la natura ormai dimenticato.
Si può tingere con ogni elemento vegetale che contenga clorofilla, tannini o flavonoidi. Con particolari tecniche di estrazione del colore possiamo tingere o imprimere la natura nelle fibre.
In particolare, l'eco-printing è un'applicazione della tecnica dove le piante vengono racchiuse in tessuti, impacchettate poi cotte a vapore per estrarre i pigmenti e intrappolarli nelle fibre. Il contatto diretto tra la pianta e il tessuto è essenziale. Si possono usare foglie, fiori, steli, radici, corteccia e legno: l'utilizzo di diverse parti è strettamente connesso al periodo dell'anno nel quale avviene la raccolta perché i pigmenti possono concentrarsi in varie parti della pianta, rendendo possibile una grandissima varietà di colori.
Ovviamente questo tipo di tintura non può dare risultati certi e precisamente riproducibili, pertanto è fondamentale la sperimentazione di tecniche sempre nuove.
Grazie alle sue origini, questa pratica è un vero toccasana per mente e corpo grazie ad un contatto con la natura ormai dimenticato.
Si può tingere con ogni elemento vegetale che contenga clorofilla, tannini o flavonoidi. Con particolari tecniche di estrazione del colore possiamo tingere o imprimere la natura nelle fibre.
In particolare, l'eco-printing è un'applicazione della tecnica dove le piante vengono racchiuse in tessuti, impacchettate poi cotte a vapore per estrarre i pigmenti e intrappolarli nelle fibre. Il contatto diretto tra la pianta e il tessuto è essenziale. Si possono usare foglie, fiori, steli, radici, corteccia e legno: l'utilizzo di diverse parti è strettamente connesso al periodo dell'anno nel quale avviene la raccolta perché i pigmenti possono concentrarsi in varie parti della pianta, rendendo possibile una grandissima varietà di colori.
Ovviamente questo tipo di tintura non può dare risultati certi e precisamente riproducibili, pertanto è fondamentale la sperimentazione di tecniche sempre nuove.
Sto sperimentando nuove tecniche di tintura.
Vieni a vivere questa esperienza!
Clicca qui, ti assicuro che ci divertiremo un mondo.
Vieni a vivere questa esperienza!
Clicca qui, ti assicuro che ci divertiremo un mondo.